Regardez maintenant - Dark Waters
Il suo ultimissimo cortometraggio, WOMAN M 5.1, un adattamento sperimentale, in chiave fantascientifica, del soliloquio di Lady Macbeth (tratto dalla tragedia di William Shakespeare, Macbeth - Atto Quinto, Scena 1), con Coralina Cataldi-Tassoni nel ruolo principale, stato onorato con una prima mondiale al prestigiosissimo Mana Contemporary Museum di New York, accompagnato da una monumentale istallazione multimediale, creata da Baino e Cataldi-Tassoni specialmente per l'occasione. un divan à tunis arte.
Temnye vodyMariano BainoMariano Baino, Andy BarkLouise Salter, Venera Simmons, Mariya Kapnist, Lubov Snegur, Anna Rose PhippsAlex HoweMariano Baino, Rick LittlerIgor ClarkItalia, Russia, Gran Bretagna199394.
A young Londoner (Louise Salter) travels to the remote island of her birth, situated someplace in the Black Sea. She is searching for responses about the monastery her newly dead dad had actually been financing thereand of course what she discovers is not pretty. This perfectly climatic cult-film-in-the-making remembers H.P. Lovecraft and the finest of Dario Argento and Seventies Italo scary in basic, but inexplicably never ever got a theatrical release in the U.S.though it yells for the big screen.
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Misteri insondabili dovrebbero essere quelli di cui tratta questo horror,, girato da un (allora) giovane regista napoletano,, alla sua prova d'esordio in un lungometraggio. In realt misteri pi incomprensibili ci tormentano: ovvero, per quale motivo questo Dark Waters viene considerato da molti fan come ultimo lampo dell' insieme ai film di Soavi, ma nessuno lo conosce davvero (se non gli appassionati duri e puri)? Come mai la maggior parte delle persone che dimostrano tanto amore per questo movie al punto da averlo eletto a cult motion picture e tenerlo vivo nella memoria non sono, spesso, neanche italiane? Ma soprattutto: com' possibile che Dark Waters sia rimasto l'unico lungometraggio girato da Baino?Nella consapevolezza di non avere gli strumenti per saper rispondere a queste domande spero che qualcuno pi esperto di me nel cinema di genere lo faccia cerco di parlare direttamente del movie, non difficilissimo da recuperare in dvd di cui sono uscite in Italia, ma soprattutto all' estero, edizioni di gran pregio e/o limitate.
Una ragazza inglese di nome Elizabeth si ritrova a indagare sulla misteriosa sparizione di un' amica, Therese, imbarcandosi (letteralmente) in un viaggio nelle tenebre e nel sangue, e scoprendo che in realt il richiamo del Monastero la riguarda molto pi da vicino di quel che crede suo padre per anni vi ha mandato somme, e le ha fatto giurare, prima di morire, di non andare l per nessun motivo al mondo.
Si sar gi capito: sul versante della sceneggiatura si pu parlare di qualcosa che non sorprende, per cui abbiamo gi tutte le coordinate, sappiamo gi a menadito le traiettorie e dove si andr (forse) a parare. Eppure i richiami al genere gotico sono ben orchestrati e il loro mix: all' inizio, quando Elizabeth decide di raggiungere mission' isolotto sul Mar Nero lontano da tutto e da tutti, facile vedere i fili che collegano Dark Waters a uno dei capolavori del gotico per eccellenza, quel di Bram Stoker che proprio nel 1992 (un anno prima dell' uscita del movie di Baino) aveva visto arrivare al movie theater la di Coppola.
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Ma questa visione disgustosa qualcosa di pi di un omaggio, che potrebbe anche essere casuale: anzi uno dei tanti tasselli evocativi nel crescente delirio preso dalla trama, un' esca gettata non come nota di colore ma come di altre visioni disumane, una madeleine mentale a l Proust ma di gran lunga pi traumatica: quando la narrazione dai binari dell' indagine sull' omicidio e diventa via via pi psicologica insomma, una indagine sul proprio passato anche questa visione di un uomo che divora qualcosa di schifoso apocalittica, e da Stoker capiamo che in realt Dark Waters uno dei sulla piazza (molti hanno rivisto nel movie soprattutto ""), soprattutto nel modo in cui il Male diventa la lente attraverso la quale rileggere e riscoprire la propria origine (un divan à tunis).
Dark Waters soprattutto una storia di apocalisse, anche in questo caso fedelissima all' etimologia della parola senza tradire nessuna velleit filosofica o intellettualoide, ma perseguendo l'obiettivo principale di voler inquietare scavando in un passato torbido, limaccioso come le acque oscure di cui il film tarkovskianamente intriso: e, va detto, ci riesce.
Che dire poi della presenza di bambine simil-gemelle inquietanti stile? O della presenza inevitabile di iconografie religiose rovesciate, con presenza ossessiva del Diavolo, della Bestia( e qui si torna al del primo Esorcista)? E ancora: Elizabeth, ragazzotta anglofona all' apparenza sprovveduta che si ritrova in un luogo estraneo, e straniero, pieno di misteriose presenze femminili pericolose, non potrebbe essere un po' come la Susy Benner del di (con l'accademia di danza di Friburgo mutatasi magicamente in un monastero)?.
